Bonus mobili con la ristrutturazione delle parti comuni, quando è possibile beneficiarne

9 Ottobre 2023
Bonus mobili con la ristrutturazione delle parti comuni, quando è possibile beneficiarne

È possibile beneficiare del bonus mobili in seguito alla ristrutturazione delle parti comuni di un edificio? Una domanda interessante alla quale il Fisco ha offerto i suoi chiarimenti rispondendo al quesito di un contribuente. Si ricorda che la detrazione Irpef per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici deve essere calcolata su un importo massimo di 8.000 euro per il 2023 e di 5.000 euro per il 2024, comprensivo delle eventuali spese di trasporto e montaggio, e deve essere ripartita in dieci quote annuali di pari importo.

Ad oggi, inoltre, è possibile beneficiare del bonus mobili se si acquistano entro il 31 dicembre 2024 mobili ed elettrodomestici nuovi (di classe non inferiore alla classe A per i forni, alla classe E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie, alla classe F per i frigoriferi e i congelatori) e sono stati realizzati interventi di ristrutturazione edilizia a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto dei beni.

Bonus mobili parti comuni, il quesito e i chiarimenti del Fisco

Fisco Oggi, la rivista telematica dell’Agenzia delle Entrate, è stato domandato: “Ho avviato lavori di manutenzione ordinaria delle parti comuni dell’edificio nel quale sono proprietario di 2 unità abitative su 3 in totale. I lavori riguardano le sole parti comuni (rifacimento intonaco e pittura interna del vano scale) e l’intervento ricade tra quelli che non necessitano di titolo edilizio alcuno. La domanda è: posso usufruire del bonus mobili per acquisto camera da letto per una delle unità abitative del quale sono proprietario e che appunto è parte dell’edificio per il quale sto manutenendo le parti comuni?”

Nel fornire la sua risposta, il Fisco ha spiegato che non è possibile usufruire del bonus mobili per l’acquisto di una camera da letto per una delle unità abitative delle quali si è proprietario e che è parte dell’edificio per il quale si stanno manutenendo le parti comuni. Questo perché “quando si effettua un intervento di recupero del patrimonio edilizio sulle parti condominiali di edifici residenziali, compresi gli interventi di manutenzione ordinaria, i condòmini hanno diritto al ‘bonus mobili’, ciascuno per la propria quota, solo se i beni acquistati sono destinati ad arredare queste parti comuni. L’agevolazione non può essere riconosciuta, invece, per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici da destinare all’arredo della propria unità immobiliare”. Si tratta di un chiarimento contenuto nella circolare n. 29/2013, paragrafo 3.2.

Quali sono i lavori di ristrutturazione che danno diritto al bonus mobili?

Come spiegato dall’Agenzia delle Entrate, per avere l’agevolazione è indispensabile realizzare un intervento di recupero del patrimonio edilizio sia su singole unità immobiliari residenziali sia su parti comuni di edifici, sempre residenziali. Per quanto riguarda “le parti condominiali (per esempio, guardiole, appartamento del portiere, lavatoi), i condòmini hanno diritto alla detrazione, ciascuno per la propria quota, solo per i beni acquistati e destinati ad arredare queste parti. Il bonus non è concesso, invece, se acquistano arredi per la propria abitazione”.

Gli interventi necessari per avere la detrazione sono quelli di:

  • manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su singoli appartamenti;
  • ricostruzione o ripristino di un immobile danneggiato da eventi calamitosi, se è stato dichiarato lo stato di emergenza;
  • restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia, riguardanti interi fabbricati, eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie che entro 18 mesi dal termine dei lavori vendono o assegnano l’immobile;
  • manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su parti comuni di edifici residenziali.

Chi può usufruire del bonus mobili?

La detrazione si ottiene indicando le spese sostenute nella dichiarazione dei redditi e spetta unicamente al contribuente che usufruisce della detrazione per le spese di intervento di recupero del patrimonio edilizio.

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