SPESE IMPREVISTE CASA IN AFFITTO. PAGA L’INQUILINO O IL LOCATORE?
Rubinetti che perdono, serrature danneggiate, la lavatrice che non funziona, il divano rotto. In una casa in affitto, specialmente se locata arredata, sono tante le spese impreviste che possono emergere nel corso del tempo e non è facile stabilire a chi spetti il pagamento.
In un nostro video “Affitto e spese impreviste: chi deve pagare?” abbiamo provato a fare chiarezza. Con questo articolo, proviamo a fare un ulteriore approfondimento su una materia piuttosto spinosa.
PARTIAMO DA DUE REGOLE BASE
Volendo fare una estrema sintesi possiamo dire che le piccole spese di ordinaria manutenzione che prevedono riparazioni o sostituzioni dal costo contenuto sono di norma a carico dell’inquilino. Invece, le spese che richiedono un intervento piuttosto oneroso, riconducibili alla straordinaria manutenzione, competono solitamente al proprietario.
Ovviamente ci sono mille eccezioni a questa regola e dipende anche in che misura un eventuale danno è stato causato o meno dall’inquilino durante il normale utilizzo dell’immobile. In questa ipotesi, un’altra regola di buon senso è affidarsi al parere di un tecnico o un esperto per valutare l’entità della spesa e la tipologia di intervento da sostenere.
SPESA PER SPESA, TUTTI GLI ESEMPI
Impianto elettrico.
In linea di massima l’inquilino deve occuparsi della sostituzione o riparazione di lampadine, prese di corrente e interruttori. Al proprietario spetta ad esempio la sostituzione di citofono o videocitofono e il rifacimento dell’impianto elettrico.
Idraulica e altri impianti.
La riparazione delle tubature, le spese dovute a infiltrazioni, la sostituzione dei sifoni e tutta la manutenzione straordinaria su impianto idrico, riscaldamento e condizionamento di norma competono al proprietario. All’inquilino spettano invece la pulizia e le attività di manutenzione ordinaria. Ad esempio gli spurghi, le disotturazioni o la sostituzione di piccole parti come le guarnizioni dei rubinetti.
Pareti, soffitto e pavimenti.
Solitamente, l’inquilino è responsabile per la tinteggiatura di pareti e soffitti, il ripristino degli intonaci, la pulizia delle superfici e la manutenzione della carta da parati. Il locatore paga invece le spese dell’eventuale sostituzione di parquet, piastrelle e altri pavimenti o rivestimenti.
Infissi e serrature.
Per serramenti, porte, tapparelle, veneziane, serrande e tende dell’immobile quasi tutto l’onere di eventuali sostituzioni spetta al proprietario. All’inquilino restano le riparazioni, soprattutto quelle su parti accessorie come la corda di una tapparella. In caso di serratura della porta di ingresso difettosa: se l’intervento è dovuto alla vetustà della porta, l’onere è del locatore; se il motivo è un tentativo di furto la spesa spetterebbe all’affittuario.
Elettrodomestici.
In caso di guasti a lavatrici, lavastoviglie, piani cottura, caldaie e altri elettrodomestici, è buona norma chiamare l’assistenza autorizzata del marchio. In questo caso il locatario paga le piccole riparazioni, come ad esempio la sostituzione di un fornello o di un oblò. Ma se il tecnico dovesse constatare che occorre cambiare un pezzo interno allora il pagamento dovrebbe competere al proprietario come per l’intervento sulla pompa di scarico della lavatrice.
Arredo.
Se l’immobile è affittato arredato, l’inquilino è responsabile per eventuali danni ai mobili salvo la naturale usura del tempo. Se un tavolo o un divano viene consegnato nuovo e dopo un anno si rompe, probabilmente la riparazione o la sostituzione spetterà all’inquilino. Se invece il mobile era vecchio la questione potrebbe essere risolta con una equa ripartizione delle spese.
L’INCURIA DELL’INQUILINO
A volte i locatari soprassiedono su alcuni interventi, sostituzioni o riparazioni che invece sarebbero urgenti. Così facendo aggravano il problema e si espongono al rischio di dover pagare anche delle spese che solitamente sarebbero a carico del proprietario. È il caso ad esempio del piatto doccia che perde acqua e per fermarla l’inquilino potrebbe semplicemente siliconare meglio il box. Un’operazione che richiede una piccola spesa e il minimo impegno. Trascurare la questione può portare a infiltrazioni nell’appartamento sottostante e in questa ipotesi la spesa sarebbe tutta a carico dell’inquilino per incuria.