La Bce avverte: “I prezzi delle case potrebbero continuare a salire”

La Banca centrale europea ha lanciato un avvertimento significativo riguardo alle dinamiche del mercato immobiliare nell’area euro. L’istituto, attraverso l’anticipazione del suo bollettino economico, ha messo in luce come la tenuta dei prezzi delle abitazioni, nonostante le sfide economiche recenti, possa preludere a ulteriori incrementi, con implicazioni potenzialmente negative per l’intera economia.
Nel 2024, l’andamento dei prezzi delle case ha evidenziato una “aggiustamento limitato” rispetto alle crisi precedenti. Questo significa che, contrariamente alle aspettative, il calo dei prezzi è stato meno pronunciato e di durata più breve. La Bce ha evidenziato che il livello dei prezzi nella zona euro è rimasto “elevato”, una situazione che, a suo avviso, frena l’aumento dell’offerta nel settore immobiliare.
Le ragioni della resilienza del mercato immobiliare
La comparazione con la crisi finanziaria del 2007 e la successiva crisi dei debiti sovrani è illuminante. Nel terzo trimestre del 2024, i prezzi delle case nell’area euro hanno addirittura superato i picchi raggiunti nel 2022. Il calo cumulativo del 3% nell’ultimo anno e mezzo è stato descritto dalla Bce come “relativamente modesto e di breve durata”, un adeguamento inferiore rispetto al crollo del 5% registrato quindici anni fa.
La persistenza di prezzi elevati incide direttamente sull’accessibilità economica delle abitazioni. La Bce ha osservato che, malgrado una politica monetaria meno restrittiva, i costi elevati rendono difficile l’acquisto di una casa. Questa dinamica è alimentata da una combinazione di fattori, inclusi i costi elevati dei materiali di costruzione e la scarsità di terreni edificabili in aree urbane chiave.
Implicazioni future e rischi per l’economia
Le prospettive future delineano un quadro di potenziale ulteriore crescita dei prezzi. L’alto costo delle costruzioni e i prezzi di acquisto delle abitazioni agiscono come freni all’aumento dell’offerta nel mercato immobiliare, contribuendo alla penuria di alloggi nel mercato degli affitti, particolarmente sentita nelle principali città europee.
La combinazione di un’offerta limitata e una domanda che mantiene basi solide potrebbe innescare un nuovo ciclo di crescita dei prezzi. La Bce, tuttavia, ha avvertito che, benché un aumento dei prezzi possa inizialmente sembrare positivo, potrebbe in realtà rivelarsi un segnale sfavorevole per l’economia. Un mercato immobiliare surriscaldato può generare bolle speculative, aumentando il rischio di instabilità finanziaria. Inoltre, l’aumento dei costi abitativi può comprimere il potere d’acquisto delle famiglie, con ripercussioni negative sui consumi e sulla crescita economica complessiva. La situazione potrebbe creare delle problematiche sociali con fasce sempre più ampie di popolazione escluse dal mercato della proprietà di abitazioni.