COSTI SECONDA CASA: ECCO QUALI SONO E COME SI CALCOLANO
16 Maggio 2022
L’acquisto di una seconda casa può risultare un impegno abbastanza gravoso. La pressione fiscale è più alta rispetto all’acquisto della prima casa. Inoltre, non sono previsti bonus o condizioni vantaggiose. Sono invece previste imposte, spese e altri oneri di mantenimento.
Come calcolare le spese d’acquisto della seconda casa
In caso di mutuo, gli interessi delle rate sono più alti rispetto a quelli per l’acquisto della prima casa.
Poi bisogna calcolare le imposte:
In caso di acquisto da parte di un privato, bisogna conteggiare il pagamento delle seguenti imposte:
9% di imposta di registro che è dovuta per la registrazione di una scrittura pubblica o privata;
50 euro di imposta ipotecaria, che ha per oggetto il trasferimento di immobili;
50 euro di imposta catastale che è dovuta sulle volture catastali per il trasferimento di immobili.
Se l’acquirente della seconda casa è una impresa, ad esempio un costruttore edile soggetto a iva le imposte saranno le seguenti:
10% di IVA oppure 22% di iva se ci si riferisce ad abitazioni di tipo signorile o ad abitazioni in ville oppure a castelli e palazzi di grande pregio storico e artistico;
200 euro di imposta di registro;
200 euro di imposta ipotecaria;
200 euro di imposta catastale.
In caso di abitazione signorile, villa, castello o palazzo di grande pregio storico e artistico, bisogna anche includere la parcella del tecnico che redige la relazione (circa 100 euro).
Dunque, ipotizzando l’acquisto di una seconda casa al prezzo di 200.000 euro, il calcolo sarà il seguente: 200.000 x 10 / 100 che sarà uguale a 20.000 a cui si sommeranno, come dicevamo prima, 200 euro di imposta di registro più 200 euro di imposta catastale più 200 euro di imposta ipotecaria.
La tassazione annuale sugli immobili
A differenza delle prime case, le seconde case sono soggette al pagamento dell’IMU (Imposta Municipale Unica). L’aliquota base IMU è 0,76%, con la possibilità per i comuni di variarla tra 0,46% e 1,06%.
Nella lista delle spese va inclusa la TASI, con un’aliquota di base pari allo 0,1%. Il Comune dove ricade l’immobile tuttavia può aumentare o azzerare l’aliquota in base alle esigenze e necessità economiche dell’ente. Il calcolo della TASI inoltre dipende dalla categoria catastale di appartenenza dell’immobile e del suo valore catastale.
Quanto incide la seconda casa sulla dichiarazione dei redditi?
Nelle dichiarazioni dei redditi vanno inseriti tutti gli immobili posseduti e quelli che risultano intestati in catasto al contribuente. Perciò, la lista delle spese per la seconda casa non si esaurisce qui. La tassazione sulla seconda casa non locata prevede anche il pagamento di un’imposta Irpef pari al 50% della rendita catastale, rivalutata del 5% e aumentata di un terzo, solo se l’immobile non locato risulta nello stesso comune in cui il proprietario ha anche l’immobile adibito ad abitazione principale.