COME IL COVID HA CAMBIATO IL MERCATO DEI MUTUI
Il mercato immobiliare residenziale risente pesantemente degli effetti del Covid-19, specialmente per ciò che riguarda gli immobili acquistati attraverso il ricorso a un mutuo. Secondo quanto rilevato di recente dall’Agenzia delle Entrate, infatti, l’emergenza sanitaria ha influenzato la vendita e l’acquisto di immobili nelle tempistiche necessarie per usufruire delle detrazioni degli interessi sui prodotti di mutuo prima casa.
Il caso preso in esame
Riguarda il dubbio di un contribuente che ha acquistato una seconda unità immobiliare, adiacente alla propria, con la volontà di accorpare le due strutture. Per finalizzare il contratto di vendita, l’acquirente ha fatto ricorso ad un mutuo ipotecario che prevede una detrazione degli interessi passivi solo al momento effettivo a livello catastale dell’accorpamento delle due case, cosa che deve avvenire entro 12 mesi, assieme al cambio di residenza presso il nuovo immobile. In caso contrario, il contribuente non potrà avere alcun beneficio.
In questo specifico caso però, l’emergenza sanitaria e il lockdown hanno portato i lavori a protrarsi oltre le tempistiche stabilite, impedendo così il cambio di residenza da parte dell’acquirente.
Cosa è cambiato oggi in termini di tempistiche
Il Decreto liquidità prevede la proroga di 213 giorni per tutti gli adempimenti fiscali legati alla prima casa, cosa che nei fatti si tradurrebbe in altri sette mesi di tempo per finalizzare il trasferimento della residenza, requisito basilare per accedere ad alcune agevolazioni collegate alla prima casa.
Nel caso specifico analizzato però, l’Agenzia delle Entrate chiarisce che, per poter accedere alla detrazione degli interessi passivi, l’immobile in questione deve essere stato acquistato nell’anno precedente o successivo alla data di stipulazione del contratto di mutuo. La legislazione italiana prevede uno slittamento delle tempistiche a due anni per prendere la residenza, qualora la casa sia interessata da lavori di ristrutturazione immobiliare, specialmente nei casi in cui ad influire siano state anche cause di forza maggiore, come un’emergenza sanitaria. Tenendo conto di tutto ciò, il contribuente in questione potrà fruire regolarmente della proroga dei termini.