BONUS PRIMA CASA: È VALIDO ANCHE IN CASO DI NUDA PROPRIETÀ?
14 Dicembre 2021
Per favorire l’acquisto di una prima abitazione di proprietà esiste la tanto discussa agevolazione prima casa che permette di pagare imposte ridotte sull’atto di acquisto.
I benefici “Prima Casa” spettano a chiunque acquisti per la prima volta una casa di proprietà, senza possederne altre nemmeno in comunione, nel proprio comune di residenza o dove intenda trasferirsi entro 18 mesi dall’atto.
Sono incluse nel beneficio fiscale tutte le abitazioni non appartenenti alle categorie catastali A1, A8 e A9 (immobili di pregio). E – come ha di recente chiarito l’Agenzia delle Entrate in risposta alla domanda di un contribuente – sono inclusi anche gli atti traslativi o costitutivi della nuda proprietà.
Bonus prima casa con nuda proprietà
In estrema sintesi, usufruire della agevolazione fiscale per l’acquisto della prima casa significa che:
acquistando da un privato in esenzione IVA, si deve versare un’imposta di registro del 2%, anziché del 9%, sul valore catastale dell’immobile e pagare le imposte ipotecaria e catastale nella misura fissa di 50 euro.
acquistando la prima casa da un’azienda, che applica l’IVA, versare l’imposta sul valore aggiunto, calcolata sul prezzo della cessione, pari al 4% anziché al 10%. Le imposte di registro, catastale e ipotecaria si pagano 200 euro ognuna in misura fissa.
La nuda proprietà può considerarsi prima casa?
Ai fini fiscali, l’Agenzia delle Entrate non ha dubbi: sì, le agevolazioni dette “prima casa” possono interessare anche gli atti traslativi o costitutivi della nuda proprietà.
Per fruire di questo beneficio nell’atto di acquisto di nuda proprietà, dovranno comunque essere rispettate alcune condizioni indicate nel Testo unico n. 131/1986, in particolare nella nota II-bis -Tariffa Parte prima articolo 1.
I requisiti per accedere all’agevolazione
Affinchè questa tassazione agevolata sia fattibile, anche nei casi di atti traslativi o costitutivi della nuda proprietà, all’atto dell’acquisto devono concorrere alcune importanti condizioni:
non possedere altri immobili nello stesso comune, neppure in comunione con il coniuge;
non avere giù usufruito del bonus prima casa sul territorio nazionale. In caso contrario, è necessario vendere l’immobile entro un anno dalla data del nuovo acquisto;
essere residente nel comune dove si acquista. Altresì è possibile richiedere residenza entro 18 mesi dall’acquisto;
l’abitazione, come specificato sopra, non deve appartenere alle categorie catastali A1, A8 e A9.